Un team di esperti esamina le evidenze cliniche a sostegno di diverse opzioni terapeutiche per la tubercolosi

In Spagna, alcuni ricercatori hanno messo a confronto le evidenze cliniche relative a due diversi metodi di trattamento per le persone alle quali è stata recentemente diagnosticata la tubercolosi (TBC).


In Spagna, alcuni ricercatori hanno messo a confronto le evidenze cliniche relative a due diversi metodi di trattamento per le persone alle quali è stata recentemente diagnosticata la tubercolosi (TBC).

Questi ricercatori si proponevano di verificare se un tipo di trattamento fosse più efficace e più sicuro, o se una terapia avesse maggiori probabilità di essere completata con successo rispetto all’altra.

L’attuale metodo di trattamento per le persone con TBC dura sei mesi. Si assume una combinazione di quattro medicamenti per i primi due mesi, cui fa seguito una terapia di quattro mesi a base di due medicamenti diversi. La seconda fase di quattro mesi prevede l’assunzione di due compresse diverse oppure di una sola compressa combinata che contiene entrambi i medicamenti.

Dal momento che il trattamento della TBC è piuttosto lungo e complesso, in tanti interrompono l’assunzione dei medicamenti troppo presto, causando un aumento del rischio di diffusione di batteri resistenti ai farmaci. Pertanto, l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) raccomanda di somministrare la compressa combinata piuttosto che le due compresse diverse, al fine di rendere il trattamento il più semplice da seguire possibile.

I ricercatori hanno esaminato le evidenze cliniche relative ai due diversi tipi di trattamento e hanno scoperto che questi mostravano un’efficacia simile nel combattere la TBC. Hanno notato anche che i due trattamenti presentavano un livello di sicurezza comparabile. Tuttavia, hanno scoperto che le persone che hanno assunto la compressa combinata potrebbero avere maggiori probabilità di sviluppare una recidiva.

Lo studio è stato condotto dalla Cochrane Collaboration, una rete di esperti indipendente e rinomata che controlla regolarmente le evidenze cliniche relative a diversi aspetti dell’assistenza sanitaria e pubblica relazioni sulle proprie scoperte al fine di aiutare le persone a prendere decisioni in merito al loro trattamento.

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