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Tubercolosi

La tubercolosi (detta anche TB) è una malattia infettiva che comunemente coinvolge i polmoni, anche se può presentarsi in altri organi. L’infezione provoca la formazione negli organi coinvolti di molti piccoli noduli detti “tubercoli”, che gradualmente rimpiazzano le normali strutture e distruggono parzialmente i tessuti, formando delle sorte di “buchi” o “cavità”. La tubercolosi si sviluppa lentamente nell’arco di settimane o mesi. Se non trattata porta a morte in circa la metà dei casi. Con il trattamento appropriato può essere curata, tuttavia se la terapia non è iniziata precocemente può lasciare cicatrici o deformazioni degli organi colpiti.

Ultimo aggiornamento 07/03/2024
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Qual è la causa della tubercolosi?


La tubercolosi è causata da un batterio chiamato Mycobacterium tuberculosis. Esso cresce molto lentamente e non è eliminato dagli antibiotici attivi contro la maggior parte dei batteri (ad esempio quelli delle comuni polmoniti o infezioni).

Dove è più comune la tubercolosi?


La tubercolosi è presente in tutto il mondo. È attualmente meno diffusa nei Paesi industrializzati ma molto più frequente in Africa Sub-Sahariana, Asia ed Europa dell’Est. L’immagine sotto mostra l’incidenza della TB in una popolazione di 100.000 persone in un anno per il 2019 ed è stata ricavata dal Report OMS sulla tubercolosi nel mondo per il 2020.

Chi si ammala di tubercolosi?


La tubercolosi è trasmessa da una persona con malattia localizzata nel polmone. Quando un soggetto con malattia attiva tossisce o starnutisce espelle delle piccole particelle che contengono il Mycobacterium tuberculosis, che possono essere inalate nei polmoni da altre persone. Nei soggetti sani i batteri sono normalmente intrappolati e distrutti dai meccanismi di difesa del polmone. Tuttavia, se questi meccanismi di difesa sono troppo lenti o ineffcienti, o se i batteri sono molto numerosi, essi possono svilupparsi e causare la malattia. Anche le persone sane possono sviluppare la tubercolosi; sono comunque le persone con difese immunitarie deboli o compromesse (bambini piccoli, fumatori, diabetici, soggetti in terapia immunosoppressiva o HIV positivi) che hanno il rischio maggiore di sviluppare la malattia se sono esposti ad una persona ammalata.

Quali sono i sintomi della tubercolosi?


La tubercolosi causa dei sintomi generali che possono essere presenti in ogni infezione grave. Può anche causare sintomi correlati al coinvolgimento di uno o più organi.

Sintomi generali della tubercolosi

  • Febbre
  • Stanchezza
  • Perdita di appetito
  • Perdita di peso

Sintomi di localizzazioni d’organo della tubercolosi

Polmone:

  • Tosse
  • Espettorazione
  • Dolore toracico

Linfonodi:

  • Ingrandimento di linfonodi

Ossa e articolazioni:

  • Dolore osseo o articolare

Nessun sintomo è tipico della tubercolosi (tutti questi sintomi possono essere causati da altre malattie); un lento peggioramento dei sintomi può suggerire la possibilità di una tubercolosi.

Cosa posso fare per evitare di ammalarmi?


Il rischio di contrarre l’infezione tubercolare puó essere talora ridotto nei bambini con l’impiego della vaccinazione standard con BCG (Bacillus Calmette-Guerin). Il vaccino ofire una protezione limitata per i bambini piccoli ma non è più consigliato per gli adulti. Non è semplice sapere se si è ammalati di tubercolosi; se si scopre di avere la malattia è necessario evitare fattori di rischio, come il fumo di sigaretta, per evitare che la malattia peggiori. Un congiunto con tosse, specie se presente da molto tempo, associata a febbre, sudorazione notturna e perdita di peso, dovrebbe essere visitato da un dottore ed eseguire gli esami opportuni per scoprire una possibile tubercolosi. Questo è tanto più importante se si tratta di persone immunodepresse o che provengono da un paese dove la tubercolosi è comune. I familiari di un paziente con tubercolosi devono essere studiati per escludere che abbiano contratto la malattia. I pazienti in trattamento per tubercolosi devono essere visitati regolarmente da un medico per controllare se le loro condizioni stanno migliorando e scoprire possibili effetti collaterali o complicanze.

La strategia “End TB” dell’OMS


L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha sviluppato una strategia chiamata “End TB” per cercare di eliminare la tubercolosi in tutto il mondo. L’obiettivo è di ridurre il numero mondiale di ammalati di tubercolosi nel 2035 attraverso:

  • diagnosi e cure di alta qualità per tutti i pazienti
  • riduzione del numero di persone affette da tubercolosi e condizioni associate
  • protezione dallo sviluppo di tubercolosi ed altre infezioni associate nei gruppi vulnerabili e ad alto rischio
  • sviluppo di nuovi strumenti per migliorare il trattamento della tubercolosi

Come posso sapere se sono ammalato di tubercolosi?


In presenza di sintomi sospetti per tubercolosi (tosse da tempo, perdita di peso, sudorazioni notturne) sono necessari una visita medica, una radiografia del torace ed un esame dell’espettorato se la radiografia non è normale. In alcuni casi, per confermare la diagnosi, sono necessari ulteriori esami, come una TC o una broncoscopia. Prima la malattia è scoperta, maggiore è la possibilità di una guarigione completa.

Cosa devo fare se sono ammalato?


Con la terapia appropriata la tubercolosi si può curare, anche se il trattamento è lungo (almeno 6 mesi) e complesso (per essere curati con sicurezza si devono assumere 4 farmaci per 2 mesi, poi 2 farmaci per altri 4 mesi). Se i batteri sono resistenti ad uno o più farmaci il trattamento è più lungo. Con una terapia appropriata il paziente si sente meglio dopo un paio di settimane ma è comunque importante continuare il trattamento sino alla fine. Se si interrompe il trattamento c’è il rischio che la malattia possa tornare e divenire resistente ad alcuni farmaci. Attenersi alla terapia ed eseguire controlli medici regolari è perciò estremamente importante. I pazienti che rischiano di dimenticarsi l’assunzione regolare della terapia o che si confondono tra i farmaci dovrebbero essere aiutati con l’assistenza regolare di un operatore sanitario. Questo è particolarmente importante quando il trattamento è più lungo e più complesso di quello usuale (tubercolosi multifarmaco-resistente).

Forme di tubercolosi


Tutte le forme di tubercolosi sono causate dallo stesso batterio, tuttavia poiché alcuni batteri sviluppano resistenze ai farmaci vi sono diversi schemi di trattamento per la cura della malattia. Soggetti con un ceppo farmaco-resistente possono trasmetterlo ad altri, che sviluppano una forma di tubercolosi farmaco-resistente sin dall’inizio. I batteri possono diventare resistenti agli antibiotici se:

  • il paziente riceve il trattamento sbagliato
  • il paziente assume un dosaggio sbagliato di farmaco
  • il paziente non assume il trattamento per tutta la sua durata

I pazienti in questa situazione devono essere trattati con una diversa combinazione di antibiotici e possono servire sino a 2 anni per curare il paziente.

Quando i batteri diventano resistenti a certi farmaci i pazienti con questi ceppi sono molto dificili da trattare, ma una cura è ancora possibile con una attenta selezione dei farmaci ed un trattamento molto regolare. Lo sviluppo di resistenze si può evitare prescrivendo ai pazienti i farmaci più appropriati ed accertandosi che li assumano correttamente e per tutta la durata del trattamento.

Link utili


Questo foglio illustrativo è stato redatto con il contributo del Dr. Jean-Pierre Zellweger, specialista di tubercolosi dell’ERS. Le immagini sono state gentilmente concesse da World Lung Foundation, Organizzazione Mondiale della Sanità e Public Health Image Library.

TB PANNET è una rete europea di esperti di TB che cercano di contrastare la minaccia della TB farmaco-resistente in Europa.