Deficit di alfa 1-antitripsina
Il deficit di alfa 1-antitripsina (AAT) è una condizione genetica che aumenta il rischio di malattie polmonari e/o epatiche. Le persone con deficit di AAT hanno bassi livelli di proteina AAT nel sangue e maggiori probabilità di contrarre una malattia polmonare in giovane età rispetto a chi ha livelli superiori di AAT. La malattia polmonare più comune che le persone con deficit di AAT hanno la probabilità di contrarre è la broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO). Si reputa che meno di 1 persona su 10 con deficit di AAT sia stata diagnosticata. Ciò significa che la maggior parte delle persone con la condizione non sono consapevoli del fatto che potrebbero beneficiare di cambiamenti nel loro stile di vita o con l’aiuto medico che potrebbe ridurre la probabilità di contrarre una malattia polmonare.
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In che modo il deficit di AAT causa la malattia polmonare?
La proteina AAT viene prodotta nel fegato e rilasciata nel sangue. Entra nei polmoni dal sangue e il suo compito è di proteggere il tessuto polmonare da danni. Protegge i polmoni da un’altra proteina chiamata elastasi neutrofila, che viene aumentata dai leucociti. Il compito della elastasi neutrofila è di distruggere le cellule danneggiate e i batteri. L’AAT le impedisce di attaccare le cellule polmonari sane.
In che modo i geni possono causare un deficit di AAT?
Il DNA è un codice che compone ogni parte del nostro corpo. Vi sono milioni di minuscole sezioni di questo codice e ciascuna fa cose diverse. Queste piccole sezioni si chiamano geni. Abbiamo due copie di quasi tutto il nostro DNA, una da ciascuno dei nostri genitori. Il deficit di AAT viene causato quando si verifica un errore o un’anomalia nel codice in uno dei geni. Questo gene si chiama SERPINA1.
Il deficit severo di AAT si chiama condizione “recessiva”. Ciò perché per causare la condizione devono esserci due copie anomale del gene. Le persone che hanno un SERPINA1 anomalo e uno normale si chiamano portatori. In genere hanno un deficit di AAT intermedio, il che significa che i loro livelli di AAT sono in genere inferiori alla norma, ma non abbastanza bassi da causare un rischio grave di problemi di salute. Possono trasmettere il gene anomalo ai figli, ma non hanno la patologia.
I figli di due portatori possono ereditare due geni normali, un gene normale e uno anomalo e diventare essi stessi portatori, o due geni anomali e presentare deficit di AAT. Questo è illustrato nel diagramma sopra. Se una persona con due geni anomali ha figli, questi avranno la condizione o saranno portatori, in base ai geni SERPINA1 dell’altro genitore, come illustrato nel secondo diagramma.
Sono state trovate varie diverse anomalie nel gene SERPINA1 che determinano la produzione di diverse quantità di proteina AAT. Ciò significa che la condizione può essere più severa in alcune persone rispetto ad altre.
Avere un deficit di AAT significa avere una malattia?
Non esattamente. Il deficit di alfa 1-antitripsina (AAT) è una condizione genetica che aumenta il rischio di sviluppare malattie polmonari e/o epatiche. Ciononostante, molte persone con deficit di AAT che non fumano non sviluppano alcuna malattia e/o sintomi correlati.
Quanto è comune il deficit di AAT?
Sebbene il deficit di AAT sia ritenuto una rara condizione genetica, è di fatto una delle condizioni genetiche ereditarie più comuni in alcune parti del mondo, come l’Europa.
In alcuni Paesi dell’Europa settentrionale, si ritiene che tra 1 su 1.600 e 1 su 2.000 persone abbiano un deficit di AAT; in alcune altre regioni, cioè Europa meridionale/ orientale, il deficit di AAT è meno frequente. Studi recenti hanno stimato che in Europa sono presenti circa 120.000 persone con deficit severo di AAT.
Il motivo per cui le persone pensano che sia raro è che la/e malattia/e associata/e al deficit di AAT spesso non viene/vengono riconosciuta/e o diagnosticata/e. Spesso trascorre molto tempo prima che alle persone venga diagnosticata la condizione, anche dopo essersi recate dal medico con i sintomi. Uno studio scientifico ha determinato che la diagnosi di deficit di AAT veniva fatta in media 7 anni dopo la comparsa dei primi sintomi.
I motivi per cui gran parte delle persone affette da malattia polmonare associata a deficit di AAT non sono adeguatamente o non sono mai diagnosticate comprendono:
- I sintomi possono essere molto diversi nelle varie persone;
- La BPCO, o sintomi di asma, può avere molte altre cause;
- Anche le malattie epatiche possono avere molte altre cause
Quali sono i sintomi di malattie polmonari associati a deficit di AAT?
Il deficit di AAT può causare sintomi polmonari simili a quelli osservabili nella BPCO o nell’asma. I primi sintomi includono:
- Mancanza di respiro, mentre si fa un’attività fisica o a riposo
- Tosse con molto muco e saliva quando si tossisce
- Anche le malattie epatiche possono avere molte altre cause
Molte persone con deficit di AAT sono asintomatiche, il che rende molto difficile la diagnosi. Pertanto, le linee guida suggeriscono che tutte le persone con BPCO o asma a insorgenza in età adulta devono essere sottoposte a screening per l’AAT.
I sintomi nel fegato o le anomalie causate dal deficit di AAT nei neonati, nei bambini o negli adulti potrebbero essere ittero e/o aumento degli enzimi epatici o altri sintomi come pannicolite (tumefazioni dolorose sottocute) e infiammazione dello strato adiposo sottocutaneo.
Come fa il medico a riconoscere il deficit di AAT?
Un medico che ritenga che qualcuno possa avere un deficit di AAT preleverà dei campioni di sangue ed effettuerà delle analisi di laboratorio per misurare la quantità di AAT nel sangue. Può essere eseguito anche il test genico per esaminare il gene SERPINA1.
Poiché il deficit di AAT è genetico ed ereditario, è probabile che anche i consanguinei delle persone con la condizione siano portatori o abbiano la condizione. Pertanto anche i familiari dovrebbero essere informati e testati. Potrebbe essere una buona idea testare anche i partner, per trovare se ci sia una possibilità che gli eventuali figli abbiano un deficit di AAT.
Quali sono le fasi successive alla diagnosi di deficit di AAT?
Dopo che è stato diagnosticato il deficit di AAT, il medico dovrà indagare se il deficit di AAT ha colpito i polmoni, il fegato e la salute generale e pianificare il miglior ciclo di trattamento.
La fase successiva è l’invito a partecipare all’European Alpha-1 Antitrypsin International Registry (EARCO). La Commissione europea ha evidenziato quanto siano importanti i registri per le malattie rare. Sono l’unico modo per raccogliere informazioni pertinenti sulla condizione e i suoi esiti. L’EARCO è una piattaforma per la ricerca clinica nell’AATD che migliorerà la gestione della malattia nel prossimo futuro.
Si rivolga al Suo medico per essere incluso/a nell’EARCO (www.earco.org).
Cosa si può fare per prevenire la malattia polmonare se si ha un deficit di AAT?
Vi sono parecchie cose che le persone affette da deficit di AAT possono fare per assicurarsi di avere una probabilità inferiore di contrarre una malattia polmonare o rallentarne la progressione. Gran parte di esse comprendono cercare di evitare di danneggiare i polmoni in quanto non ci sarà abbastanza AAT a proteggerli.
- Non fumare. Il fumo è ancora più dannoso per le persone con deficit di AAT, in quanto i loro polmoni hanno meno protezione.
- Evitare aree altamente inquinate, ad esempio stando lontani da strade trafficate negli orari di punta. Per maggiori informazioni vedere il foglio informativo ELF “Outdoor air pollution and the lungs” (Inquinamento atmosferico esterno e polmoni”).
- Evitare l’esposizione ai fumi o di inalare sostanze tossiche nei luoghi di lavoro.
- Prevenire le infezioni batteriche e virali evitando le persone che non stanno bene e prestando molta attenzione all’igiene personale e alle immunizzazioni prescritte (ad es. vaccino antinfluenzale).
- Seguire una dieta equilibrata, ricca di proteine e vitamine.
- Eseguire esercizi respiratori come raccomandato dal medico.
In che modo può essere trattato il deficit di AAT?
Il deficit di AAT può essere controllato ma non guarito. Comunque, la diagnosi precoce è molto importante di modo che il trattamento possa iniziare al più presto.
Trattamenti generali per il danno polmonare
I trattamenti che potrebbero essere prescritti per i pazienti con altri problemi respiratori come asma o BPCO comprendono quanto segue:
- Broncodilatatori per via inalatoria, a lunga o breve durata di azione.
- Corticosteroidi, preferibilmente per via inalatoria piuttosto che per via orale.
- Ossigeno supplementare se necessario.
- Riabilitazione polmonare (sotto).
Riabilitazione polmonare
La riabilitazione polmonare (RP) è raccomandata per le persone con BPCO in quanto migliora la capacità di esercizio, la qualità della vita e la mancanza di respiro. I pazienti con BPCO collegata a deficit di AAT dovrebbero essere arruolati in programmi di RP sia come pazienti ricoverati che ambulatoriali in base alla disponibilità locale.
Trattamento per sostituire l’AAT
La terapia sostitutiva è disponibile in molti Paesi europei. Essa prevede una dose settimanale di AAT che stimola il livello di AAT nel sangue e nei polmoni. Non appena il livello è abbastanza alto, l’AAT inizierà a proteggere i polmoni. I pazienti devono comunque smettere di fumare sigarette ed evitare l’inquinamento ambientale. Studi recenti hanno dimostrato che la terapia sostitutiva rallenta la progressione dell’enfisema, che è una delle componenti della BPCO.
Trattamento chirurgico per i polmoni danneggiati
Il trapianto di polmone è un’opzione per le persone con deficit di AAT con grave malattia polmonare. Può essere trapiantato uno o entrambi i polmoni e a volte i pazienti ricevono anche un trapianto di cuore. Il numero di trapianti di polmone è aumentato molto negli ultimi 15 anni.
Con la riduzione di volume polmonare (RVP) la parte malata del polone viene rimossa. Può essere eseguita chirurgicamente o, più di recente, durante la broncoscopia. Questo potrebbe aiutare alcuni pazienti con deficit di AAT con malattia polmonare, in quanto può ridurre i sintomi e migliorare la tolleranza all’esercizio. Sebbene la RVP non sia un’alternativa al trapianto di polmone, può aiutare i pazienti in attesa di un trapianto di polmone.
Riferimenti e siti web utili
ERS Statement: diagnosis and treatment of pulmonary disease in a1-antitrypsin deficiency. Questo documento spiega il modo in cui i medici dovrebbero riconoscere e trattare il deficit di AAT.
Miravitlles M, Dirksen A, Ferrarotti I, Koblizek V, Lange P, Mahadeva R, et al. European Respiratory Society statement: diagnosis and treatment of pulmonary disease in a1- antitrypsin deficiency. Eur Respir
J. 2017;50:1700610. doi: 10,1183/13993003,00610-2017.
EARCO: La European Alpha-1 Research Collaboration (EARCO) è una rete pan-europea impegnata per la promozione della ricerca clinica e della formazione sul deficit di alfa-1-antitripsina (AATD). Il progetto fondamentale è il Registro AATD pan-europeo, una collaborazione che offrirà dati longitudinali del mondo reale per i pazienti con AATD.
L’EARCO ha una vision globale di aumentare la diagnosi precoce di deficit di alfa-1-antitripsina (AATD), comprendere meglio la storia naturale della condizione, assicurare l’accesso ottimale alle cure efficaci, ponendo l’enfasi sulle ambizioni a servizio delle esigenze collettive della comunità di ricerca sull’AATD e portare le persone con deficit di AAT al centro dell’ambiente di ricerca in un contesto di mondo reale.
Gruppi di supporto pazienti
Austria: www.alpha1-oesterreich.at
Belgio: www.alpha1plus.be
Danimarca: www.alfa-1.dk
Francia: www.alpha1-france.org
Germania: www.alpha1-deutschland.org
Irlandia: www.alpha1.ie
Italia: www.alfa1at.it
Paesi Bassi: www.alpha-1nederland.nl
Norvegia: alfa1foreningen.wordpress.com
Polonia: www.a1at.wordpress.com
Portogallo: www.aa1p.pt
Romania: alfa1romania.ro
Spagna: www.alfa1.org.es
Svezia: www.alfa-1.se
Svizzera: www.alpha-1.ch
Regno Unito: www.alpha1.org.uk
Alpha-1 Global
La fondazione è un’organizzazione statunitense che fornisce risorse a pazienti, medici e scienziati: www.alpha-1global.org/en/
La European Lung Foundation (ELF) è stata fondata dalla European Respiratory Society (ERS) nel 2000 con l’obiettivo di unire pazienti, pubblico e operatori sanitari specializzati nell’apparato respiratorio per creare un’influenza positiva in materia di salute dei polmoni.
Questa scheda informativa è stata preparata con l’assistenza di I. Ferrarotti, B. Balbi, M. Miravitlles, T. Greulich e revisionata da rappresentanti dei pazienti dai gruppi di supporto Alpha-1. La scheda informativa si basa sul seguente articolo di I. Ferrarotti et al.: Update on a1-antitrypsin deficiency. Breathe 2018 Jun; 14(2): e17–e24. È
disponibile online all’indirizzo ow.ly/Mr3P30jUEyn
Prodotto nel febbraio 2021.